
È il primo libro che leggo di Hilsenrath, che ammetto di non conoscere.
Ne ho letto circa 80 pagine e sembra interessante, anche se in alcuni punti un po’ lento, ma giudicheremo alla fine 🙂
INCIPIT: “Era nevicato per tutta la notte, ma il mattino presto, quando gli ebrei della shtetl si recarono alla stazione con i loro fagotti e le loro valigie, le nubi si diradarono e sopra la stazione si aprì uno squarcio di cielo azzurro pallido, ma perfettamente limpido. Il buon Dio, lassù, si era aperto uno spioncino tra le nuvole per vedere ancora una volta gli ultimi ebrei, prima che se ne andassero. Forse Dio voleva vedere per l’ultima volta anche la shtetl, perché non sarebbe più stata la stessa.”