
Lettori, lettrici, buon ultimo dell’anno.
Il 31 dicembre è il momento per il bilancio libroso, parecchio scarso questo 2019.
Dopo aver beccato 2/3 libri brutti di seguito ho avuto, dalla primavera in poi, il blocco del lettore. Che non ho ancora superato.
Sul comodino ho “Albina o il popolo dei cani” di Jodorowsky, che conto di finire nel pomeriggio.
Ma bando alle ciance, ecco il wrap up:
Tra i libri BELLI del 2019 ci sono:
- ho iniziato l’anno con “Cecità” di Saramago, libro duro e bellissimo che mi ha inquietata e fatta riflettere a lungo. E ha alzato di molto l’asticella per i libri a venire.
- “Storia di una ladra di libri” di Zusak, che ho iniziato a leggere con una putna di scetticismo e invece si è rivelato bello e commovente.
- Terzani, con “In Asia” è sempre una garanzia. Interessantissimo e scritto benissimo.
- “Appalermo, Appalermo” di Loforti mi ha fatto morire dal ridere.
- ne “I funerali della Mamá Grande” di García Márquez c’è l’embrione di Cent’anni di solitudine.
Tra i libri MEH del 2019 ci sono:
- “L’autobiografia” di Eric Clapton. Libro onesto, scritto discretamente, interessante e piacevole.
- “Disaccordi imperfetti” di Coe mi ha un po’ delusa. I primi racconti non mi sono piaciuti per niente, dopo migliora.
- “Zarine” di Troyat è molto interessante ma a tratti confusionario.
Tra i libri NO del 2019 ci sono:
- “La sorella di Mozart” di Charbonnier, un no deciso.
- “Jossel Wassermann torna a casa” di Hilsenrath idem
- “Vicolo del mortaio” di Mafhuz è stata una grandissima delusione. Avevo aspettative altissime purtroppo disattese.
- “L’amante di Lady Chatterley” di Lawrence è tremendo, una noia mortale. Le pagine più “pruriginose” sono terribili e i personaggi odiosi.
Ne avete letto qualcuno? Concordate o discordate?
Com’è andato il vostro 2019 libroso?